Kalenarte….benvenuti!

Kalenarte

Vent’anni fa nasceva l’idea di volere aprire una finestra sull’Arte Contemporanea e così  Casacalenda piccolo borgo del Molise, aprì invece una finestra sul mondo……..era il 1990 e l’architetto Massimo Palumbo avviava  Il progetto “Kalenarte”.  Un progetto che rilegge luoghi  trascurati o anonimi del paese attraverso la lente del rapporto Arte-Architettura. Il territorio torna  in questo modo a raccontare nuove storie, sprigionando la forza poetica, insita nei luoghi.
E’ il 1992 nasce il Museo all’Aperto di Casacalenda, dove molteplici sono le installazioni permanenti realizzate sul territorio comunale. Nagasawa, Lorenzetti , Romano, Varotsos…tanti i nomi,  diversi gli interventi  e tutti di arte ambientale…… Il progetto sin dall’inizio è promosso e sostenuto dal  Comune di Casacalenda e dall’Associazione Culturale Kalenarte.  Nel 1997 ” l’arte chiama l’arte”  e viene inaugurata  la Galleria Civica intitolata a Franco Libertucci, artista di Casacalenda,  personaggio e figura significativa del panorama artistico nazionale.  La Galleria Civica, accoglie oggi le opere che  provengono principalmente dalle  donazioni degli artisti ospitati nel Museo all’Aperto alle quali fecero poi seguito altre provenienti da artisti che, venuti a conoscenza di questo ambiente culturale dinamico, ne desideravano far parte.  Questo Kalenarte.
Oggi a distanza di vent’anni   Kalenarte e il suo progetto vanno oltre e nuove pagine, nuove storie si vanno a scrivere, a raccontare…..
Nella linea della sua tradizione,  Kalenarte nell’edizione del 2011 è dedicata a due artiste di provenienze e formazioni diverse: Stefania Fabrizi e Susanne Kessler, che hanno concepito ciascuna un’opera site specific, due installazioni permanenti all’aperto che dialogheranno con il paesaggio e con il tessuto urbano di Casacalenda.
Il titolo di questa edizione, Il disegno del tempo, vuole alludere al disegno come elemento che unisce il lavoro delle due artiste, sia nel senso della progettualità, che come forma di espressione autonoma per la creazione e la realizzazione delle opere.
L’idea del disegno del tempo vuole riferirsi anche a quell’idea di tracciato storico e antropologico e al senso di continuità tra passato e contemporaneità che stanno alla base del progetto Kalenarte:come se il tempo stesso avesse disegnato il territorio di Casacalenda e la sua memoria, la sua storia umana e sociale e come se le artiste avessero intuito le trame e gli orditi di quel disegno riscoprendole nel loro lavoro, disegnando il tempo e allacciandosi così alla storia del luogo per ritrovare frammenti della sua anima segreta.

Stefania Fabrizi, che collabora con l’Università del Molise come docente di disegno e attività espressive, ha voluto dunque creare un’opera a dimensione d’uomo dove le misure sono simbolicamente quelle dell’infanzia delle diverse generazioni di Casacalenda, a cui vuole rendere omaggio con un mosaico a parete dove una bambina che gioca a palla è disegnata come un’ombra vibrante e chiara del ricordo e del presente che trascorre, una presenza lieve fatta di tessere di pietra chiara e d’oro in dialogo con le case e i muri, con la storia e il futuro, con la luce e il passaggio delle stagioni nell’antico centro molisano.

Susanne Kessler ha invece immaginato un’installazione vista come una sorta di affaccio che lega il territorio cittadino e la sua campagna circostante, un’opera dove una piramide leggera e quasi impalpabile vuole creare una nuova energia di sacralità che unisce il passato e il presente, una sorta di punto di raccordo tra il celeste e il terreno che si evidenzia anche nella pianta di Casacalenda impressa sulla ceramica per formare un intreccio articolato di trame e di segni vibranti che svelano il respiro delle vite nascoste nei meandri delle vie e delle piazze, nella loro antica e intensa relazione con la natura del luogo.

Curatore della Kalenarte 2011 è Lorenzo Canova.